Nino Lettieri Haute Couture
- Nino Lettieri
Ha cominciato, dopo aver conseguito gli studi artistici nella città di Napoli e collaborato sin da piccolo con la madre nell’atelier di famiglia,
come stagista nel 1983 a Milano presso l’ufficio stile della Maison di Gianfranco Ferrè.
A seguito di molte consulenze stilistiche per svariati brands di pret-a-porter italiani, dagli accessori ai gioielli, dalle pellicce agli abiti da sera, si trasferisce a Firenze nel 1987 dove inizia un percorso di collaborazioni anche per l’abbigliamento maschile, presente durante la fashion week di Pitti uomo e Pitti bimbo con 7 collezioni all’anno.
Agli inizi degli anni novanta, grazie ad una produzione italo americana, Nino Lettieri accetta una collaborazione stilistica con gli Stati Uniti dove insieme ad artisti e stilisti di tutto il mondo diventa direttore artististico per concorsi per giovani talenti nel campo della moda e dell’arte.
Dopo alcuni anni decide, per desiderio della sua prima maestra ( la madre), di ritornare a Pompei dove apre un proprio atelier di alta sartoria e abiti da sposa e nel 2009, per volere del maestro couturieur Lorenzo Riva, entra a far parte del calendario ufficiale di ALTAROMA ALTAMODA. E’ stato subito successo e viene consacrato dai media l’enfant prodige dell’altamoda Italiana, con due sfilate all’anno a Roma e richiesto con le sue collezioni in diverse città internazionali per eventi di moda e galà di beneficenza.
La sua alta moda , attenta e continua ricerca di linee, tecniche, volumi e ricami , viene prodotta interamente a Pompei, quindi Made IN iTALY 100%,
Ed è per questo che i suoi abiti sono richiesti ed apprezzati da molte donne dello star sistem , principesse arabe e dive del cinema internazionali.
Per Nino Lettieri una vera ispirazione non c’è mai all’inizio, crea d’impulso lasciando andare il proprio estro a qualsiasi forma d’arte senza esclusione alcuna, basta un particolare o ancora un’immagine distratta per dare il via a qualcosa che si trasforma in un abito.Sceglie sempre esperienze che possano dargli emozioni per continuare a realizzare ciò che ha scelto sin dall’età adolescienziale.
Da una sua intervista: Non credo che spetti a me definire il mio stile, ma spero di regalare emozioni che molti grandi couturieurs hanno fatto nel passato senza mai eccedere ne offendere quello che stimo più di tutto: la donna. ,
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