Nayra Laise
L’acuto tormento che punge la mente e l’anima, attende con intenso fremito la consolazione della bellezza. Attività creative che fioriscono e iniziano a prendere forma. * Nayra Laise *
Cogito, Ergo Sum! Ossia, il pensiero che cerca l’essere e, intanto che lo cerca, lo realizza.
un progetto ambizioso frutto delle esperienze e conoscenze acquisite dalla Stilista dell’omonimo Brand nel corso degli anni da quando, nel 2007, ha iniziato questa splendida avventura creativa, causando in lei quella maturazione tale da farle sentire come proprie le parole ripetute da Giordano Bruno: “veritas filia temporis”. Progetto, quindi, avente l’intenzione di mostrare, in maniera più concreta, il prodotto Moda in quanto frutto dell’attività spirituale nei suoi vari momenti ovvero di quell’attività che, secondo la filosofia moderna, mira a restaurare l’intelligibilità di ogni reale.
Da qui, il viaggio spirituale tra arte e pensiero in quanto momenti fondamentali di ogni processo creativo, ivi compreso quello del prodotto Moda. Viaggio che parte dall’ispirazione che possiamo definire come il “contenuto astratto” dell’attività artistica che, a un tratto, scuote l’anima dell’artista, in questo caso della stilista. E’ quello spunto che invita e urge alla creazione che poi passa il testimone alla “forma” dell’arte, che è l’anima in sé ossia quella forma dell’agire che è ancora inattuale, inafferrabile, quel principio della vita di ogni opera dello spirito. Si finisce con il “contenuto concreto” che è rappresentato dal pensiero ovvero quell’agire che si palesa, attraverso cui l’opera viene resa attuale, reale e, quindi, prodotta. Logicamente si tratta di una distinzione ideale in quanto il prodotto Moda si presenterà nella sua unicità attraverso la sintesi (ovvero pensiero) della stilista.
Per l’occasione la Stilista mostrerà questo viaggio spirituale ispirandosi alle opere di cinque artisti del Rinascimento, iniziando da Piero Della Francesca, passando per il Genio Universale di Leonardo Da Vinci, incontrando la Venere del Botticelli, fino ad arrivare alla produzione dinamica e innovativa di Raffaello e mostrerà cinque abiti pensati, per ognuno di essi (sintesi della Stilista) interpretando il vigore dalle opere di essi suscitato nel suo animo, ovvero in quella che viene chiamata arte pura.
Ma, proprio per rendere più intelligibile il processo creativo, la mostra non consisterà solo di abiti, ma sarà accompagnata anche da altre forme espressive come bozzetti disegnati dalla stilista, le opere degli artisti da cui prende l’ispirazione, le foto della stilista mentre studia e disegna i suoi capi, i campioni di materiali usati, il lavoro sartoriale di confezionamento ossia mostrerà il processo spirituale, unificato tramite il pensiero per ottenere il prodotto finale, ossia, il prodotto moda ovvero l’abito, arricchito ulteriormente da quel valore aggiunto chiamato Eccellenza Italiana che, personificata dalle mani sapienti delle sarte italiane, plasma tessuti e materiali preziosi, come chiffon seta, organza, pizzi, lapislazzuli, cristalli Swarovski, con cuciture fatte a mano, per trasformare le idee in opere d’arte, seguendo i criteri più rigidi dell’alta moda.
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