Dopo la laurea in legge si occupa da subito di giurisprudenza come pubblico ministero. Si occupa, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, delle più importanti inchieste romane che hanno anche coinvolto la politica.

Nel 1978 gli viene affidata l’inchiesta sul rapimento e l’omicidio di Aldo Moro, successivamente è Pubblico Ministero nel processo sull’attentato a Giovanni Paolo II. Viene nominato, sempre come PM in numerosi altri processi che vedono coinvolte le Brigate Rosse e il terrorismo di stampo politico degli anni di piombo come il caso degli Anarchici-Insurrezionalisti, il caso D’Antona e le nuove BR e tanti altri.

I numerosi processi, l’alta professionalità e la perizia con cui conduce l’attività processuale, gli valgono la nomina nel 2014 a avvocato generale della Corte d’Appello di Roma. Numerose sono le sue pubblicazioni in materia giudiziari sia a livello istituzionale, per le inaugurazioni degli anni giudiziari, sia a livello divulgativo sulla rivista Lo Specchio Economico.