Sono sempre i dolci a farci compagnia per ripartire …
Attilio Servi nasce nel 1972 in una casa sul mare, in un piccola cittadina del litorale romano, Torvajanica. Dopo un’adolescenza passata in campagna tra l’amore per gli animali e la passione per la musica (grazie alla quale ha conseguito il diploma al conservatorio) Attilio incontra “l’arte pasticcera” mentre lavora come cameriere…
da qui il desiderio di creare e portare in tavola prodotti di grande qualità. Inizia il suo percorso da autodidatta, ma il desiderio di diventare un professionista della Gastronomia ha portato Attilio a frequentare molti corsi e ad incontrare dei veri maestri del settore, come il grande Achille Zoia, che gli ha trasmesso l’amore verso il lievito naturale, “la grande madre” di ogni pasticcere. I primi fondamentali segreti della professione, tuttavia, gli vengono regalati da un pasticcere fedele alla vecchie tradizioni dolciarie, Mario Morri, che insegna all’Arte Dolce di Rimini. Le numerose esperienze nell’ambito della pasticceria hanno il loro apice nell’incontro con “il poeta” della pasticceria italiana, probabilmente il più bravo pasticcere italiano, Iginio Massari, una conoscenza dell’arte dolciaria che va ben oltre la pasticceria stessa.
Accade così che Attilio inizia la sua carriera da imprenditore acquistando, con l’amico di sempre, Franchino, un bar a Roma, a Porta Castello vicino San Pietro, dove con grande tenacia e fatica, ottiene i primi risultati risultati. Riesce anche a promuovere un progetto di “catering” di alto profilo e grande qualità, grazie al quale può vantarsi di aver “servito” in ben 2 circostanze l’indimenticabile Santo Padre Giovanni Paolo II.
Ma oggi il suo quartier generale è a Pomezia, sito strategico e commerciale alle porte di Roma, dove vengono prodotti e distribuiti tutti i rinomati prodotti dolciari.
Grazie alla sua passione per i dolci, ha insegnato presso la scuola Tuchef di Roma. L’attività didattica, infatti, ricopre un ruolo centrale nella vita professionale di Attilio, proprio perchè ritiene ” il passare il testimone ai nuovi giovani pasticceri un’ importante occasione d’incontro umano e profesionale. E per questo ha previsto nel suo laboratorio anche un’area d’insegnamento, dove é possibile frequentare “stage” sia sul dolce che sul salato, professionali ed amatoriali.
” … Fare il pasticcere è quello che volevo … La mia vita é variopinta e acrobatica, il mio cammino fortunato. Potrei dire che l’epilogo, per ora, é stato l’arrivo del quinto figlio e la ciliegina sopra la torta, l’incontro con mia moglie Pamela … la base di una vita sana e dolce… un’esistenza ricca di sorprese che hanno colorato e colorano la scorrere del tempo…. “

